Cibo di risurrezione

Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?“.

Questa richiesta degli apostoli a Gesù apre il Vangelo nella solennità del Corpus Domini.
Una domanda che fa da preludio all’ultima cena che avrebbero vissuto insieme prima della Passione.
In queste parole possiamo cogliere un livello interpretativo ulteriore rispetto al loro significato letterale.
Esse, infatti, celano allegoricamente il mistero dell’Eucaristia.

Il Corpus Domini, il santissimo Corpo del Signore, infatti è il sacramento della Pasqua: quando ci accostiamo alla Comunione “mangiamo la Pasqua“, ci cibiamo del Risorto e della risurrezione, accogliamo la vita divina che dà la forza di rialzarsi dalle cadute, ravvedersi degli errori, riprendere i percorsi interrotti, ricostruire ciò che è diroccato, illuminare ciò che è buio, intravedere le luci dell’alba oltre ogni notte.

Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?“.
Per mangiare questa Pasqua, dobbiamo prepararla.
Per accostarci con frutto alla Comunione dobbiamo predisporre cuore e spirito al bene, deciderci di potare dall’albero della giornata i rami delle cattiverie e delle ingiustizie.

Don Michele Fontana

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